






Si può giocare contro il vetro come lo squash, ma in mezzo al campo c’è la rete del tennis. Le racchette hanno una struttura simile a quelle da beach tennis, ma sono più grosse. Le palline, invece, sono come quelle del tennis, ma con meno pressione. Stiamo parlando del padel, secondo sport più praticato in Spagna dopo il calcio, che da un mese è sbarcato al Beach Town di Basiglio, in piazza Marco Polo di Milano 3.
«Si impara facilmente – assicura Stefi Grosheva, responsabile del padel nel centro sportivo -. E’ un gioco molto elegante e in un mese di allenamento si ottengono gli stessi miglioramenti di un anno di tennis. Esiste sia il campo di singolo, che di doppio, ma il più diffuso, e divertente, è quello da doppio».
Il punteggio è come quello del tennis, si batte dal basso, l’avversario è nell’altra metà campo e, prima di colpire, può attendere il rimbalzo della palla sia sul terreno che contro il muro, come nello squash. Per praticarlo non serve una grossa preparazione fisica ed è accessibile a tutte le età (dai 4 anni e fino ai 70-80). Nato alla fine degli anni ’70 in Messico – casualmente per un errore di un alto borghese che voleva realizzare un campo da tennis ma sbagliando misure diede involontariamente vita a una nuova discilina -, in Italia è sbarcato da pochi anni e a Roma ha già un grande successo perché è presente in molti centri sportivi ed è molto amato da Francesco Totti e altri vip. A Milano esistono solo 8 campi, tre dei quali situati a Milano 3, cittadina facente parte di Basiglio:
«Il trend è in crescita. La prima volta che sono venuta qui, nel 2013, nessuno conosceva il padel. Oggi, invece, resta ancora uno sport di nicchia, ma più accessibile rispetto al passato».
A livello mondiale è ben radicato e, infatti, esiste un tour per professionisti che si gioca in Spagna, Sud America e anche a Dubai: «Portare una tappa qui a Basiglio sarebbe un sogno» conclude Grosheva.
Intervista integrale su You Tube
Per maggiori informazioni http://padelitaliano.com/index.php
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