





E’ un mantra e non deve diventare un’ossessione:
«Devo continuare a lavorare e migliorare in tutto. E’ l’unica certezza».
Nicolò Martinenghi ha un punto di arrivo ben chiaro in testa: i Mondiali di nuoto di Budapest in vasca lunga, in programma dal 23 e fino al 30 luglio. Testardaggine e voglia di migliorarsi da sempre contraddistinguono il campione varesino. Un atleta in rampa di lancio il 17enne ranista che, dagli Assoluti di Riccione, passando per il Trofeo Settecolli e gli Eurojunior di Netanya, continua a migliorare i suoi tempi aggiornando le pagine dei record con costanza.
Martinenghi come si sente in vista dei Mondiali?

«Nelle ultime gare, come gli Eurojunior, nonostante fossi sotto carico di lavoro e stanco per i continui viaggi, le sensazioni sono sempre state positive; anche se non ho la mia miglior nuotata, e in acqua non sono ancora al 100% della condizione, a Netanya ho siglato i nuovi record italiani, e mondiale juniores, nei 50 (26”97) e 100 rana (59”23). Tutto questo fa ben sperare in vista di Budapest perchè ormai il carico di lavoro lo abbiamo ridotto».
Dopo i record, e le quattro medaglie d’oro a Netanya, una medaglia a Budapest è un’utopia?
«Il mio obiettivo è legato al tempo perchè il nuoto è uno sport dove si corre contro il tempo e se stessi e per questo l’obiettivo primario rimane migliorarsi sempre. Inoltre, se dovessi entrare in finale, non mi tirerò mai indietro e mi farò trasportare dietro dal mio entusiasmo. Ma pensiamo ad uno step alla volta».
Oltre alle gare singole, potrebbe fare anche le staffette. Qui si giocherà il posto con Fabio Scozzoli: è n passaggio di testimone?

«Non me la sento di dire che sia un passaggio di testimone: è una cosa che avviene da sé perché io sto facendo il mio cammino, mentre lui sta finendo il suo. A Budapest chi andrà più veloce si meriterà il posto in staffetta».
Al Mondiale sarai minorenne perchè i 18 anni li farai il 1 agosto: è un esame di maturità?

«Mi sono accorto che quest’anno, in particolare da dicembre in poi, pur essendo minorenne, sono maturato molto in fretta riguardo me come atleta: riesco a percepire le mie potenzialità e so fino a dove posso spingermi. Come persona, invece, sono sempre lo stesso e quindi ho le stesse esigenze di un ragazzo della mia età. Tra l’altro tornerò il 31 luglio e il 1 agosto avendo i Campionati Italiani di categoria non avrò nemmeno il tempo di riposarmi e festeggiare…».
Il prossimo anno avrà la maturità: come fa a far combaciare scuola e nuoto?

«Sono uscito dalla quarta superiore del liceo scientifico sportivo di Busto Arsizio con la media del sette e mezzo. I professori mi vengono incontro e riesco ad allenarmi: due volte alla settimana, inoltre, posso fare anche i doppi allenamenti perché entro due ore dopo a scuola. Sono stato fortunato perché ho dei professori che capiscono che fare sport a questi livelli è importate e non è una perdita di tempo».
A 18 anni Donnarumma è stato al centro del calciomercato: alla vostra età cosa bisogna fare per rimanere sui vostri obiettivi sportivi?

«Noi, oltre ad essere atleti, siamo ragazzi e dobbiamo goderci la nostra età senza farci influenzare da ciò che ci circonda, cercando di stare con i piedi per terra e senza farci trasportare da questa enfasi».
Photo Credits: profilo personale Fb Nicolò Martinenghi
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